L' ARABIA PRIMA DELL'ISLAM: UN MONDO SCONOSCIUTO

'Dancing Polygons' (copyright 2020 Puleio Salvatore)


L’ARABIA PRIMA DELL’ISLAM

 

Questo articolo è già stato pubblicato dal sottoscritto in lingua inglese; tuttavia, considerando che la divulgazione di questo tema è pressoché nullo, specialmente in italiano, ho deciso di renderlo fruibile anche in italiano.

 

Effettivamente, quando si pensa alla Penisola Araba, e non solamente all’Arabia Saudita, la prima associazione che viene fatta è all’Islam; a quasi 14 secoli di distanza dalla comparsa ed ascesa del Puro Monoteismo, non stupisce che l’Islam sia diventato anche una cultura, e non semplicemente una religione.

 

La percezione generale, dunque, è che la situazione sia sempre stata la stessa; invece, la storia di questi luoghi e civiltà è molto lunga, e precede di millenni l’avvento dell’Islam. Tale aspetto, tuttavia, viene quasi taciuto, e quasi nulla viene divulgato; attualmente, in effetti, sembra che la storia dell’Arabia pre-islamica sia confinata ad un gruppetto di esperti e curiosi.

 

Per questo motivo, ho deciso di inaugurare una serie di articoli, che per il momento sono stati scritti in inglese; in questa sede, invece, ripropongo quanto scritto in italiano, sperando che sia utile.

 

LE RELIGIONI DELL’ARABIA PRE-ISLAMICA

 

Prima che l’Islam cambiasse completamente il mondo, nella Penisola Araba erano presenti fondamentalmente due principali tradizioni religiose; la prima era il Cristianesimo, mentre la seconda era il paganesimo, ovvero un insieme piuttosto eterogeneo di culti pagani. Accanto a questi due ceppi religiosi, ne esistevano altri, seppure minoritari; in particolare, è degno di menzione il giudaismo, il manicheismo e lo zoroastrismo. L’immagine che emerge, dunque, è quella di una regione che era molto lontana dall’essere monolitica, ma che, al contrario, si configurava come un mosaico di religioni diverse.

 

Di particolare interesse dunque, a ragione della loro diffusione in questa regione, sono il Cristianesimo ed i culti pagani; con questo, ovviamente, non si intende sminuire la rilevanza delle altre religioni presenti. Lo spazio a disposizione, tuttavia, impone di concentrarsi su quelle principali; in effetti, mi sembra una scelta migliore dedicare un articolo in seguito.

 

Il Cristianesimo

 

Il Cristianesimo, come noto,è stato un fenomeno, dal punto di vista sociale e religioso, che ha contribuito a plasmare il periodo a cui ci si riferisce con l’espressione, ‘tarda antichità’. In effetti, è stato proprio l’ascesa del Cristianesimo, dapprima perseguitato ed in seguito elevato a religione di Stato ed unica religione accettata nell’Impero Romano, a segnare lo spartiacque tra il mondo antico e l’inizio di una nuova era. Ovviamente, questo non significa che i pagani, sia a Roma come da altre parti, siano scomparsi all’improvviso; al contrario, le pratiche pagane sono sopravvissute per molti secoli. Certamente, all’inizio del Cristianesimo i pagani ed i loro riti occupavano ancora un posto importante nella società e nella cultura.

 

Del resto, appare innegabile che la rapida ascesa e successo di quella che all’inizio era una setta eretica in seno al giudaismo sia stata un vero e proprio ‘game changer’, ovvero uno di quei fenomeni capaci di riscrivere le regole del gioco. Su questo punto, sembra che non sia possibile avere dubbi, qualunque opinione si abbia sul Cristianesimo e sulla storia.

 

A tale proposito, appare di particolare rilievo la politica religiosa degli imperatori cristiani, come Costantino o Giustiniano; si tratta, in effetti, di strategie che riflettevano la divisione interna al Cristianesimo. In effetti, la comunità cristiana delle origini era divisa praticamente su tutto, ma in maniera particolare sulla natura di Cristo. Le controversie cristologiche, come noto, hanno caratterizzato i primi secoli del Cristianesimo; un episodio illuminante, a questo riguardo, è senza dubbio l’episodio dell’arianesimo, che ha letteralmente diviso i cristiani. Tale argomento è stato trattato in un articolo precedente, e non sembra opportuno ritornarci sopra per il momento. In questa sede, tuttavia, possono essere aggiunti degli elementi, ed in particolare la situazione in Egitto; sebbene esso non appartenga alla Penisola Araba, la sua prossimità geografica è palese. Di conseguenza, sembra ragionevole ipotizzare che gli eventi accaduti in Egitto abbiano avuto una qualche influenza sui suoi vicini; dal punto di vista storico, il Cristianesimo ha iniziato a diffondersi in maniera significativa a partire dal II secolo EV. Tale successo, relativamente rapido, viene comunemente attribuito ai parallelismi che esistono tra gli antichi culti pagani ed il Cristianesimo. In entrambi i casi, effettivamente, si nota una chiara tendenza a sottolineare l’importanza della redenzione e dei cosiddetti ‘misteri’, che avevano una natura ‘sacramentale’. A questi elementi, poi, se ne aggiunge un altro molto importante, legato alla ricerca quasi ossessiva dell’immortalità; tali fattori, tra gli altri, hanno determinato la rapida ascesa del Cristianesimo. Di fatto, a due secoli di distanza dalla nascita della nuova religione, in Egitto si poteva osservare un buon livello organizzativo. In altre parole, era presente una vera e propria rete di luoghi di culto che erano presenti anche nei villaggi e non solamente nei grandi centri; un altro fattore di rilievo, ancora, lo si rinviene nel significativo corpus di scritti religiosi, prevalentemente in copto. Tuttavia, era presente anche letteratura tradotta dalla lingua locale, oppure dal greco e dal latino, in quanto erano presenti rilevanti comunità che usavano tali idiomi.

 

La penetrazione del Cristianesimo ed il suo successo sono testimoniati anche dalla nascita del movimento monastico; in effetti, diversi cristiani devoti lasciarono le città per ritirarsi nel deserto a pregare e meditare. Si tratta di un fenomeno che ha consegnato alla storia figure leggendarie, come Antonio l’Eremita o Pacomio; effettivamente, molti eventi ed aspetti attribuiti a queste ed altre figure non sono credibili, ma mitici. L’esistenza stessa di tali figure, dal punto di vista storico, non è provata; ciò nondimeno, in tali personaggi si vede il riflesso della vitalità e del dinamismo del Cristianesimo dei primi secoli, che stava lentamente sostituendo gli antichi culti pagani. In aggiunta, si consideri come il movimento ascetico, iniziato nel deserto egiziano, abbia avuto un impatto duraturo in tutti i territori che in seguito sono diventati cristiani, sia in Oriente che in Occidente.

 

A questo punto, ci si potrebbe chiedere quale fosse la situazione in Arabia, intendendo, con questa espressione, l’intera Penisola Araba; a tale proposito, si osserva che le fonti a disposizione consentano di avere informazioni solamente sulla parte Sud-Occidentale della regione. In termini attuali, tale area corrisponde approssimativamente allo Yemen; in tale area, si sa che la società era composta in prevalenza da contadini, ma sedentari, non nomadi. Il linguaggio parlato, poi, era l’Arabo del Sud, che doveva essere diverso dall’arabo parlato attualmente; in questo senso, le città cristiane dalla maggiore rilevanza dovevano essere Zafar e Najran.

 

Il Paganesimo

 

Prima dell’avvento dell’Islam, l’Arabia era prevalentemente pagana, come indicano molte fonti a nostra disposizione, e non solamente in quelle compilate nell’era islamica. Si tratta di un elemento che diventa evidente quando si considera il caso di Medina, come ho già avuto modo di discutere negli articoli in inglese presenti sul blog.

 

Tale città, che siamo abituati a conoscere come la ‘città del Profeta’, in realtà era molto diversa da quella che conosciamo attualmente quando il Profeta Muhammad nacque. In effetti, in essa esistevano molti spazi dedicati ai culti degli idoli e delle altre divinità pagane, spazi che, a ragione della loro particolare funzione erano nettamente separati dagli altri. Per questa ragione, tali aree erano ritenute sacre, ed esempi in questo senso possono essere rinvenuti nell’intera regione dell’Hijaz, dove si trova Medina.

 

Si pensi, dunque al tempio eretto a Rawaffa, nei pressi di Tabuk, presente al tempo dell’imperatore Marco Aurelio; ciò nonostante, all’inizio del VII secolo EV la precisa funzione di questo luogo non appare chiara.

 

Dal punto di vista strutturale è il santuario la forma più antica che consentiva l’adorazione delle divinità pagane; il santuario, poi, si poteva presentare in diverse varianti, come il tempio. In linea generale, tale struttura era costruita dall’uomo, e ne esistono moltissimi esempi sia nelle città che nei villaggi; oltre al santuario, esistevano le ‘città sante’. Queste ultime, in particolare, avevano una rilevanza regionale, e non solamente locale; tra questi due estremi, ancora, si potevano osservare altri luoghi sacri.

 

A Medina, alcuni storici hanno individuato la ‘hawta’, uno spazio sacro per un’intera tribù, i cui confini erano delimitati con precisione; solitamente, si trattava di luoghi in cui le persone si ritrovavano naturalmente, come i mercati. Quando il fondatore della ‘hawta’ moriva, poi, il suo posto era preso da uno dei membri della sua famiglia; all’interno di questo spazio, poi, vigeva un insieme di regole particolari, che proibivano alcune azioni, come la caccia. Tuttavia, il termine ‘hawta’ non è mai stato usato per indicare tali luoghi, di cui non esistono, peraltro, esempi attestati nell’Arabia pre-islamica.

 

Effettivamente, le conoscenze sul periodo che ha preceduto l’Islam sono ancora scarse, e tale genere di studi è ancora nella fase iniziale; l’unico elemento che appare certo è che le pratiche pagane caratterizzavano l’Arabia pre-islamica. I precisi contorni e strutture di tale esperienza, tuttavia, sono ancora oscure; ad ogni modo, non si può dubitare che tale contesto abbia connotato la penisola Arabia prima dell’avvento dell’Islam.

 

Conclusioni

 

Questo articolo si pone come un modesto contributo per comprendere la realtà dell’Arabia pre-islamica, che era certamente pagana, anche se erano presenti altre religioni. Studi futuri potranno approfondire maggiormente le strutture ed i contorni in cui si è sviluppata tale esperienza.

 

 

 

 

 

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