L'IMPERO PERSIANO E L'ASCESA DEI SASANIDI


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La nostra simulazione e la storia


Il gioco inizia nel settimo secolo, nel 633 dell’Era Volgare, in un mondo in intensa trasformazione; l’anno precedente, in effetti, iniziò il breve ma significativo regno di Abu Bakr, chiamato ‘Al-Siddiq’, colui che è degno di fiducia. Si tratta di un titolo che venne assegnato direttamente dal Profeta Muhammad (la pace e la benedizione di Allah siano su di Lui). In questo modo, un nuovo player si inseriva in uno scenario dominato dall’Impero Bizantino, ovvero quello che rimaneva dell’Impero Romano, e dall’Impero Persiano. Si tratta di due Imperi le cui radici affondavano nell’antichità, periodo che ormai volgeva al termine; il 632, infatti, segna uno spartiacque nella storia. In quest’anno, in realtà, il mondo piangeva la perdita del Profeta Muhammad (la pace e la benedizione di Allah siano su di Lui), e l’entità territoriale da lui formata veniva governata dal primo Califfo.

In Europa, invece, regnava il caos, con le invasioni barbariche che avevano sconvolto la parte occidentale dell’Impero Romano, frammentando la precedente unità territoriale. In realtà nel settimo secolo tale processo era già avanzato, e la nascente potenza islamica poté contare su entità territoriali che erano erose al loro interno. Nell’esempio proposto nel video introduttivo, che trovate sul canale Youtube, (https://youtu.be/c2wEafaZ4lw) l’ipotesi di base è che, contrariamente a quanto successo storicamente, l’Impero Persiano riesca a sopravvivere e a sconfiggere il Califfo in diverse battaglie. In questo modo, la dinastia dei ‘Samanidi, sostituisce quella storica, guidando la nazione verso un futuro diverso. Sembra interessante ricordare come i Samanidi siano stati vassalli dell'Impero Abbaside nel 9 secolo, ma nel 633 non regnavano sulla Persia.

Si tratta di un’ipotesi plausibile? Probabilmente no, ma lo scopo di questo progetto non è tanto questo, quanto piuttosto quello di presentare scenari diversi da quelli storici. Nello scenario proposto, continua il confronto tra l’Impero Persiano e quello Bizantino, scontro che era iniziato diversi secoli prima e che storicamente venne interrotto dalla velocissima avanzata delle truppe islamiche. Nel nostro scenario, invece, accade il contrario, e, di conseguenza, il Califfato scompare dalla storia in maniera prematura. A questo punto, sembra interessante chiedersi quali erano le reali condizioni dei due imperi quando inizia la simulazione; in particolare, ci si potrebbe chiedere chi fossero i Sasanidi, la dinastia che regnò sulla Persia per diversi secoli.


I Sasanidi: l’ascesa al potere



Per presentare la dinastia che ancora regnava sull’Impero Persiano nel 633 dell’Era Volgare, sembra interessante ricordare come Ardashir I sia considerato colui che ha fondato la casa reale. Siamo nel 224 dell’Era Volgare, circa 4 secoli prima del 632, e l’evento decisivo è la battaglia di Hormozgan, che segna l’inizio dell’Impero Sasanide. Il titolo scelto dal nuovo sovrano fu ‘Shahansha’, corrispondente a ‘Re dei Re’, ovvero Imperatore; da questo momento ebbe inizio il processo di conquista del territorio noto come ‘Iranshar’. Si tratta di un evento epocale, che determinò la storia successiva, e, come vedremo, anche i rapporti con l’Impero Romano. Ora, le vicende che hanno permesso alla nuova dinastia di dominare l’intera Persia sono tutt’altro che chiare, ma sono da ricondurre a processi esterni ed interni.

Come succederà quattro secoli più tardi per il Califfo Abu Bakr, che incontrerà una situazione simile per i suoi avversari, allo stesso modo, all’inizio del terzo secolo dell’Era Volgare i Persiani si sono confrontati con un avversario indebolito. La parte Occidentale dell’Impero Persiano, effettivamente, confinava con l’Impero Romano, che in questo momento storico risultava alquanto instabile. Per rendercene conto, è sufficiente dare un’occhiata alla cronologia degli imperatori che si sono succeduti in questo periodo storico.


Gli imperatori che ci interessano, in particolare, appartengono alla dinastia dei ‘Severi’; ebbene, essi iniziarono a regnare su Roma nel 193 dell’Era Volgare, con Settimio Severo.




L’ultimo esponente, invece, fu Alessandro Severo, che trovò la morte nel 235; si tratta di 4 imperatori che regnarono per un totale di circa 42 anni. Quelli di particolare interesse per l’Impero Persiano, tuttavia, sono Caracalla, il secondo esponente di questa stirpe, e gli ultimi due; il primo, Caracalla si confrontò con Ardawan IV. In questo caso, al seguito della battaglia di Nisibis del 217 E.V. venne firmato un trattato che in pratica consegnava la quasi totalità della Mesopotamia all’Impero Persiano. Gli ultimi due imperatori, Eliogabalo ed il menzionato Alessandro Severo, dovettero risolvere diversi problemi sul fronte interno, a vantaggio dell’Impero Persiano. Tali eventi, nel loro complesso, favorirono i regnanti persiani, e l’assenza di uniformità interna favorì l’impresa dei Sasanidi, che divennero la casa regnante fino alla metà del settimo secolo E.V.








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